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Il lupo si è accasato in Liguria

Nel Parco del Beigua, tra Genova se Savona, in 12 anni ci sono stati oltre 5mila avvistamenti

I lupi si sono accasati in Liguria. A dirlo non sono più solo le notizie dei giornali ma uno studio decennale pubblicato dal Parco regionale del Beigua basata su 5.300 osservazioni, cioè esemplari rilevati dalle fototrappole, in 12 anni. Il lungo report pubblicato dal Parco del Beigua-Unesco Global Geopark, in un territorio che si estende tra la città metropolitana di Genova e la provincia di Savona, torna sul tema della presenza dei lupi in Liguria, fornendo però una preziosa mole di dati raccolti in questi anni sul territorio del parco e delle zone limitrofe. 

“L’insieme delle informazioni ottenute nel corso del presente studio -si legge nel report- unite ai dati inediti relativi agli anni 2014-2021 e alle nuove acquisizioni provenienti dagli archivi della Regione Liguria, portano la base dati disponibile presso l’Ente Parco del Beigua al luglio 2023, a 5.324 osservazioni georeferenziate relative al Lupo, delle quali 3.509 direttamente riconducibili al Parco del Beigua e alle aree protette ad esso connesse. Le restanti afferiscono all’area vasta di riferimento ambientale individuata dal Piano Integrato del Parco, al Comune di Piana Crixia o a settori a questi prossimali. I dati di Lupo derivanti dal trappolaggio video-fotografico sono complessivamente 2.259, dei quali 2.115 eventi afferenti all’Ente Parco del Beigua e 1.995 all’area di studio del presente Progetto”.

"Considerando i risultati ottenuti dalle diverse tecniche di monitoraggio -prosegue il report-, le fonti bibliografiche e i dati inediti forniti anche da volontari, si è osservato che nelle Aree Protette in gestione all’Ente Parco del Beigua (Parco Naturale, ZSC e ZPS per complessivi 257,90 kmq) il numero di territori occupati dal Lupo è passato da 3 negli anni 2012-2013, a 13-15 al luglio 2023".

"In particolare -aggiunge il documento- nel settore di Sassello, Urbe e Stella, in provincia di Savona, risultano attualmente insediati almeno cinque branchi di Lupo, tre dei quali interesserebbero direttamente l’area Parco ricadente nel settore, cui se ne aggiungono altri 2-3 presenti in altri settori dell’area protetta, portando così a 5-6 il numero di territori complessivamente individuati per il Parco del Beigua. Il settore di Piana Crixia, invece, viene frequentato da almeno un branco".

“Come ormai noto -si legge nel report- il Lupo è riapparso in Liguria per ricolonizzazione spontanea, risalendo dall’Appennino centro-meridionale in seguito a un’inversione di tendenza dovuta a più fattori, tra i quali la protezione legale assicurata alla specie, i radicali mutamenti dei territori montani soggetti a spopolamento rurale e l’aumento delle specie preda. Storicamente le valli del Beigua sono state le ultime a vedere il ritorno del Lupo; i primi indizi risalgono al 1993; ma fino al 2008, nonostante un’assidua frequentazione del territorio, i ritrovamenti di segni di presenza sono stati alquanto occasionali e incostanti nel tempo".

"L’insediamento di un nucleo stabile nel Parco del Beigua -prosegue il report- viene confermato solo nel 2009, grazie ai dati raccolti con il progetto regionale 'Il Lupo in Liguria'. Tra l’ottobre 2011 e il gennaio 2013 nel Parco è stata condotta una prima campagna di indagini utilizzando prevalentemente la tecnica del trappolaggio fotografico, per raccogliere dati su distribuzione, consistenza della popolazione ed aspetti riproduttivi (Progetto COREM). Tali indagini sono proseguite con un buon sforzo di campionamento sino al dicembre 2013".

"Tra gennaio 2022 e marzo 2023 -si legge ancora- è stata avviata una nuova campagna di rilevamento che ha interessato 31 siti di fototrappolaggio, con un’accurata distribuzione utile anche al confronto dei dati pregressi. Complessivamente sono state registrate 11.221 giornate di attività corrispondenti a 33.897 file; di questi 10.319 contenevano informazioni relative ad animali riconducibili a 8.517 eventi di cattura indipendenti. Il 90% dei dati raccolti riguarda i Mammiferi: è stata possibile l’identificazione certa di 15 specie, tra le quali le più frequenti sono risultate essere Volpe, Capriolo, Cinghiale, Lupo e Lepre comune; elevata anche la frequenza rilevata per Gatto domestico e Cane. Al Lupo sono attribuibili 863 eventi video-fotografici (il 7,69% del totale)”.

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