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Terre di Cevico: Franco Donati è il nuovo presidente

L'azienda formalizza il passaggio da consorzio a cooperativa di primo grado

Come da indicazioni dell’Assemblea dei soci dello scorso 8 ottobre (leggi notizia EFA News), questa mattina il rinnovato Cda ha nominato Franco Donati alla presidenza di Terre Cevico. Il gruppo cooperativo romagnolo dal 1° gennaio 2024 ha ufficialmente formalizzato il cambio di assetto statutario e organizzativo trasformandosi da consorzio a cooperativa di primo grado attraverso l’incorporazione di Le Romagnole, Romagnole Due, Winex, Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane. Il nuovo Cda, oltre a Franco Donati, è composto da Alberto Asioli, Emanuele Babini, Lino Bacchilega, Flavio Cattani, Fabio Foschi, Marco Lanzoni, Marco Nannetti, Gianni Raffoni, Valter Raspanti, Daniela Ravaglia, Gregorio Vecchi. Lino Bacchilega è stato nominato vicepresidente mentre è confermata la direzione generale a Paolo Galassi e la direzione amministrativa e finanziaria a Linda Faggioli

Per Terre Cevico sono stati anni di crescita importanti come evidenzia il bilancio di sostenibilità del gruppo. Si posiziona per l’annata 2022/23 con un fatturato aggregato di 217,2 milioni di euro (aziende del gruppo e cooperative di base) con una crescita del +14,5% rispetto all’esercizio precedente che si era chiuso con 189,6 milioni di euro. In crescita anche il fatturato consolidato di Cevico che ha toccato quota 196,7 milioni di euro, per un incremento del +17,1 rispetto all’esercizio precedente (167,9 milioni di euro) (leggi notizia EFA News).

A crescere è stato soprattutto l’export, salito a quota 86 milioni di euro registrando un +18% sull’anno precedente (72,9 mln). L’export ha per l’esercizio concluso il 31 luglio 2023 un’incidenza del 43% sui ricavi del gruppo e posiziona Cevico al terzo posto tra le aziende italiane più performanti in termini di incremento del fatturato. Un presidio commerciale su 69 nazioni con leadership in alcune aree come Cina e Giappone: negli ultimi sei anni si parla di raddoppio dell’export, con cifre che vanno dai 42,9 dell’esercizio 2017/18 ai 85,9 mln (+100%). I primi tre mercati esteri di vino imbottigliato vedono al primo posto il Giappone (5 milioni di euro), Cina (2,23 mln) e Russia (2,2 mln). In merito al canale Italia, è cresciuto in valore il mercato nella Grande Distribuzione con 48,8 milioni di euro (+2,9%) e nel canale Horeca che vale 12 milioni di euro (+25%). Riguardo sempre ai dati dell’ultimo esercizio l’utile netto è stato di 438,5 migliaia di euro, il patrimonio netto aggregato tocca quota 86,9 milioni di euro, mentre il plusvalore per i soci – ovvero il valore originato dalla differenza tra le liquidazioni dei prodotti conferiti e il prezzo di mercato - ammonta a 6,3 milioni di euro per l’esercizio 2022/23.

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EFA News - European Food Agency
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