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Germania: la protesta si allarga a macchia d'olio

Oltre agli agricoltori, operai e insegnanti in piazza contro l'austerity di Scholz

La protesta degli agricoltori tedeschi è arrivata al momento clou. La giornata di oggi ha portato a Berlino circa 3000 trattori, 2000 camion, per un totale di circa 10mila persone (8500 secondo le forze dell'ordine. Le cronache riferiscono di centinaia di manifestanti, posizionati davanti alla Porta di Brandeburgo, sfidando il freddo pungente, con l'ausilio di birra e vin brulè, in un tripudio di bandiere tedesche. Il viale a ridosso del luogo più rappresentativo della capitale si è riempito così tanto, da indurre la polizia (schierata con almeno 1300 agenti) a indirizzare i manifestanti verso lo stadio olimpico, situato a Berlino Ovest. 

E' ormai palese che la parziale marcia indietro del cancelliere Olaf Scholz (leggi notizia EFA News), non accontenta affatto i dimostranti. La strategia del governo comunque, al momento, è quella del dialogo e della trattativa, anche nel timore che la protesta possa essere cavalcata da frange estremiste. Un sospetto avvalorato anche dai sondaggi in picchiata per i partiti di maggioranza, mentre le forze di destra si ritrovano con il vento in poppa: l'Afd è infatti dato tra il 21% e il 23%, con punte del 30% nelle aree orientali del Paese, le più economicamente depresse. "Abbiamo preso in considerazione le argomentazioni degli agricoltori e abbiamo rivisto le nostre proposte. Un buon compromesso", ha affermato Scholz sabato scorso in un podcast.

Manca però una vera linea comune, nel governo, su come rispondere alle istanze degli agricoltori. Il ministro dell’Agricoltura Cem Ozdemir (Verdi) suggerisce ristori per gli allevatori, mentre una parte dei socialdemocratici auspicano prezzi produttivi più alti. I liberali, infine, auspicano un deciso taglio delle spese. Il risvolto davvero rilevante, tuttavia, è un altro: dal settore primario, la protesta si sta allargando ad altre categorie. Una su tutte: i macchinisti, il cui sciopero ha letteralmente paralizzato i trasporti pubblici. "Anche il nostro settore ne ha avuto abbastanza", ha affermato Dirk Engelhardt, portavoce del consiglio direttivo dell'Associazione federale per la logistica dei trasporti stradali e lo smaltimento dei rifiuti (Bgl). Anche molti operai del metallurgico e insegnanti sono scesi in piazza contro l'austerity.

Il primo confronto in piazza si è concluso con un nulla di fatto. In rappresentanza del governo era presente il ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp). "Ritirate le proposte di aumento delle tasse, poi ci ritireremo", ha detto il portavoce degli agricoltori Joachim Rukwied, rifiutando ogni forma di compromesso. Lo stesso Lindner è rimasto sulle proprie posizioni, difendendo il previsto taglio dei sussidi sul gasolio e insistendo sulla necessità di un sacrificio da parte degli agricoltori, ai quali ha promesso, in cambio, una semplificazione burocratica e una maggiore libertà imprenditoriale.

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EFA News - European Food Agency
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