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UE. Wojciechowski contro il Green Deal, e loda il modello italiano

Portavoce di Bruxelles prende le distanze: "Sue opinioni personali"

Se c'è una personalità di rilievo che da Bruxelles preme decisamente per un cambiamento, è il commissario europeo all'Agricoltura Janusz Wojciechowski. “Ci sono ragioni nazionali ed elementi legati alle politiche europee come politiche commerciali, riforma della politica agricola comune (Pac) e Green deal”, ha dichiarato il commissario a chiusura dell'evento "Nuove coordinate per la sostenibilità dell’agricoltura Ue", organizzato da Eunews e Gea.

Senza troppi giri di parole comunica Wojciechowski che, in questa fine legislatura, si sta lavorando a “un pacchetto di misure che riducano alcuni aspetti del Green Deal come la sospensione della riduzione dei terreni incolti, come il divieto del taglio del 50% dell’uso dei pesticidi”.

“Sicurezza, stabilità, sostenibilità e solidarietà” sono le quattro parole chiave individuate dal commissario per il futuro dell'agricoltura europea. In particolare, "ogni cosa che produce insicurezza alimentare non deve essere proposto né introdotto”, sottolinea Wojciechowski, che, nel suo discorso include un messaggio di stima al nostro Paese: “Ringrazio tutti gli agricoltori, soprattutto quelli italiani, per il loro lavoro per la sicurezza alimentare”.

Quanto alla seconda parola chiave “va fornita stabilità giuridica, il che implica non troppe modifiche nelle regole della Pac e stabilizzare la politica comune”, oltre a garantire “stabilità di reddito” per gli agricoltori. La sostenibilità “è una grande sfida, perché non riguarda solo ambiente e clima”, ma capacità di stare sul mercato. In tal senso l’Italia, con la sua filiera, è un’esperienza di successo, perché, spiega, i mercati locali, il sistema ‘chilometri zero’, sono tutti esempi di “una diversificazione che è importante”. Venendo all'ultima parola chiave, Wojciechowski torna a lodare il Belpaese: la solidarietà, afferma, dovrà sussistere "non solo tra Paesi ma tra agricoltori, e in tal senso l’Italia sa offrire un ottimo esempio con le cooperative”, oltre che “solidarietà tra agricoltori e consumatori”.

“Dobbiamo raccomandare l’esperienza italiana per il futuro della politica, con produzione mista”, aggiunge Wojciechowski, sottolineando che “l’Ue è il più grande esportatore alimentare a livello mondiale”, e in questo “il made in Italy dà un contributo importante in questo, con i i suoi vini” e con tutti i suoi prodotti. “Per produttività abbiamo bisogno di grandi aziende”, ma quando si parla di agricoltura “dovremmo salvaguardare il modello tradizionale fatto di piccole e medie aziende a conduzione familiare”, conclude il commissario europeo all'Agricoltura.

In un secondo momento, è stata la stessa Commissione Europea, tramite uno dei suoi portavoce Olof Gill, a prendere le distanze da Wojciechowski, sostenendo che le sue parole riflettono una sua opinione personale e non riflette la posizione dell’esecutivo Ue. Secondo Gill, il commissario non stava parlando a nome dell’intera Commissione, insistendo sul fatto che l’agricoltura e la politica climatica possono andare di pari passo.

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EFA News - European Food Agency
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