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Psa: Prosciutto di Parma non coinvolto dai limiti Usa

Washington vieta le importazioni di prodotti con stagionatura inferiore ai 400 giorni

(Aggiornamento 13/5/2024)

E' solo di ieri fa il pesante allarme lanciato da Assica a Cibus (vedi articolo di EFA News) sulla catastrofe che potrebbe abbattersi sulla salumeria italiana a causa del diffondersi della Peste Suina Africana. E oggi arriva una notizia pesantissima dagli Stati Uniti, uno dei principali mercati di destinazione delle nostre esportazioni.

Le autorità sanitarie degli Usa (nello specifico l'Animal and Plant Health Inspection Service dell'Usda) hanno impresso un'ulteriore restrizione ai salumi italiani, nel pieno della recrudescenza della Peste Suina Africana. Il blocco alle importazioni riguarda i prodotti con stagionatura inferiore ai 400 giorni. 

Fortunatamente il Prosciutto di Parma non è coinvolto: da disciplinare, ha una stagionatura minima di 14 mesi, per questo non ha subito alcuna restrizione in relazione all’export statunitense. Ma per molti altri salumi i tempi di stagionatura sono molto inferiori e l'impatto sarà pesante.

Sono da considerare idonei all’export i prodotti che rispettano i criteri del certificato US C01, relativamente ai prodotti a base di carne, che include quelli con stagionature superiori ai 400 giorni originati da carni di qualsiasi provenienza tra gli esportabili.

Per quanto riguarda la carne fresca o di materia prima estera, sarà consentita l'importazione soltanto ai prodotti esterni alle zone di restrizione. La merce spedita negli Usa non in linea con i requisiti, sarà soggetta a respingimento e distruzione da parte delle autorità sanitarie, andando a impattare sulla posizione nazionale nelle trattative in corso tra Usa e Commissione europea.

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EFA News - European Food Agency
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