Clabo, primo trimestre in chiaroscuro
Ricavi consolidati a 15,8 milioni di Euro in calo del 5,9%, vendite in leggero aumento a 15,5 milioni

Ha preso visione dei principali dati consolidati gestionali relativi ai primi tre mesi dell’anno in corso il consiglio di amministrazione di Clabo, società del settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e distribuzione alimentare tradizionale, quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. Il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a 15,8 milioni di Euro in calo del 5,9% rispetto a 16,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Un calo, sottolinea la nota della società, dovuto "alla riduzione delle scorte di prodotti finiti". Le vendite nette consolidate si attestano a 15,5 milioni di Euro, in leggero aumento rispetto a 15,2 milioni del medesimo periodo dell’esercizio 2024.
L’analisi per area geografica evidenzia una significativa crescita delle vendite nel mercato asiatico, grazie alle buone performance della consociata Easy Best. In forte crescita le vendite anche nell’America centro meridionale mentre in nord America il calo è in parte riconducibile all’effetto cambio (-6% a cambi costanti) e in parte allo svolgimento della manifestazione fieristica Nafem di Atlanta che ha posticipato l’invio degliordini da parte della rete di vendita. In progresso le vendite anche in Europa (+5,6%).
L’ebitda adjusted consolidato si attesta a 2,8 milioni di Euro, in calo rispetto a 3,1 milioni del 31/03/2024, con l’ebitda margin adj al 17,4% rispetto al 18,5% del I trimestre 2024. La minor marginalità, spiega la nota, è "in parte riconducibile alla maggior incidenza delle vendite della consociata asiatica Easy Best rispetto alla media dell’ebitda di gruppo ed alle minori vendite ed effetto cambio della consociata HMC".
La posizione finanziaria netta adj, pari a 42,2 milioni di Euro, risulta in leggero miglioramento rispetto al dato al 31 dicembre 2024 quando era a Euro 42,6 milioni, in conseguenza della riduzione del capitale circolante netto (diminuito di 1,1 milioni).
Gli ordini confermati nei primi 3 mesi del 2025 sono pari a Euro 16 milioni rispetto a 17,2 milioni dei primi 3 mesi del 2024. Secondo la nota della società, "risultano sostanzialmente stabili le vendite in Europa, in crescita in Asia ed in calo nel nord America". Questo avviene per una serie di fattori tra i quali: la significativa diminuzione degli ordinativi di una grande catena di distribuzione che ha rallentato il suo piano di espansione non ancora compensati da alcuni grandi clienti con i quali HMC ha iniziato nuove collaborazioni commerciali, il tasso di cambio (che incide per circa Euro 350 migliaia) e la manifestazione fieristica NAFEM che tradizionalmente comporta un rallentamento nell’invio degli ordinativi da parte dei clienti in attesa di poter visionare le novità presentate in fiera.
“Il primo trimestre 2025 è stato caratterizzato da una certa turbolenza a livello geopolitico e da grande incertezza da parte di molti operatori sul mercato -spiega il presidente e amministratore delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini-. I nostri sono prodotti di investimento e le vendite risentono dell’instabilità che caratterizza questa fase macroeconomica. Stiamo continuando a porre in essere tutte le azioni necessarie per contenere i costi di struttura e per mantenere le nostre quote di mercato, nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo non è certo una fase espansiva del mercato. Non sono in grado, in questo contesto, di poter esprimere alcuna previsione sul resto dell’anno. La visibilità è molto limitata, occorre cogliere ogni occasione sul mercato e mantenere la struttura molto leggera, cercando di limitare al massimo gli investimenti”.
EFA News - European Food Agency