Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Macfrut/2. Kiwi: offerta globale più che raddoppiata in 20 anni

Persiste, tuttavia, la minaccia della sindrome Kdvs, che ha costretto il settore ad adottare nuovi portainnesti

Secondo quanto emerso dai seminari seminari Vip (Variety International Project), nel corso di Macfrut 2025 (leggi notizia EFA News), il settore dei kiwi ha registrato una crescita significativa negli ultimi 20 anni: l'offerta globale di kiwi è più che raddoppiata, arrivando a 4,4 milioni di tonnellate nel 2023. Il valore del frutto commercializzato è aumentato di oltre quattro volte nello stesso periodo. Oggi è un settore importante in diversi paesi del mondo, anche se la maggior parte della produzione globale proviene da un numero limitato di aree, con la Cina come principale produttore, seguita da Nuova Zelanda, Italia, Grecia, Iran, Cile.

“La produzione mondiale", introduce Mirco Montefiori di New Plant, coordinatore della sessione kiwi, "si basa ancora principalmente sulla coltivazione della cultivar Hayward a polpa verde; tuttavia, negli ultimi 20 anni in tutto il settore si è registrata una forte crescita di nuove cultivar, che stanno segmentando il mercato dei kiwi in diversi settori in base al colore della polpa del frutto. In Nuova Zelanda (il principale paese al mondo per il commercio di kiwi) lo sviluppo e la crescita della cultivar a polpa gialla Zesy002, commercializzata con il marchio Zespri Sungold, ha superato la produzione della cultivar più tradizionale a polpa verde, Hayward”.

“Da allora", prosegue Montefiori, "il settore ha visto un numero crescente di nuove cultivar, appartenenti principalmente alla specie A. chinensis var. chinensis e per lo più kiwi a polpa gialla. Più recentemente è apparso sul mercato anche un piccolo numero di nuovi kiwi a polpa rossa. All'interno della categoria a polpa verde è stata lanciata la prima cultivar A. chinensis a polpa verde: Ac459 011, commercializzata con il nome Dulcis”.

Nel corso degli anni alcune minacce alla biosicurezza hanno messo alla prova il settore, ridefinendo il portafoglio di cultivar e influenzando il modo di coltivare il frutto. “Lo Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa)", puntualizza il chairman, "è probabilmente ancora la principale minaccia alla biosicurezza a livello mondiale. La sua diffusione ha portato alla scomparsa del primo kiwi a polpa gialla (Hort16A) in pochissimi anni ed è ancora un fattore limitante importante per molte varietà di kiwi a polpa rossa. La resistenza genetica alla malattia batterica è stata dimostrata nell' A. arguta e nelle specie affini, mentre nelle varietà più commerciali A. chinensis var. chinensis e A. chinensis var. deliciosa esiste una gamma di tolleranza e suscettibilità”.

La sindrome del declino della vite del kiwi (Kvds), nota in Italia come moria del kiwi, è una malattia legata al suolo che colpisce l'apparato radicale delle viti e che negli ultimi anni ha avuto un impatto significativo sulla produzione di kiwi in Italia, portando a un rapido declino dei frutteti di kiwi (principalmente Hayward). L'insorgere della Kvds ha costretto il settore ad adottare nuovi portainnesti, in grado di resistere alle condizioni del suolo e consentire la gestione commerciale dei frutteti.

“La ricerca di nuovi portainnesti che funzionino con le diverse cultivar e nelle diverse condizioni del suolo", precisa Montefiori, "è ancora una necessità per l'industria mondiale e, ad oggi, solo pochi programmi di selezione stanno sviluppando nuovi portainnesti attingendo dal più ampio germoplasma di Actinidia”. Il cambiamento climatico, con la probabilità di inverni più caldi, estati torride e una maggiore probabilità di eventi meteorologici estremi, potrebbe rappresentare una sfida ancora più grande per l'industria mondiale. In molte zone, la produttività di Hayward è già scesa a un livello insoddisfacente, saranno necessarie nuove cultivar, adattate alle nuove condizioni di coltivazione.

“I programmi di selezione", conclude Montefiori, "stanno lavorando per affrontare la maggior parte di questi obiettivi, insieme alle caratteristiche dei consumatori e della catena di approvvigionamento. Alcune caratteristiche rivoluzionarie, come l'ermafroditismo, saranno probabilmente disponibili in commercio nei prossimi anni, potenzialmente anche attraverso l'implementazione di nuove tecnologie di selezione (Nbt) che potrebbero rivelarsi strumenti utili per integrare le tecniche tradizionali di selezione del kiwi, al fine di accelerare la fornitura di nuove cultivar di successo (varietà e portainnesti)”.

La sessione, coordinata dal Stefano La Malfa dell’Università di Catania e da Marco Caruso del Crea di Acireale, ha previsto gli interventi di nove relatori provenienti da Italia, Spagna e Sud Africa, oltre ad una relazione introduttiva a cura dei due coordinatori sui progressi del miglioramento genetico degli agrumi avvenuti negli ultimi 20 anni. I relatori hanno descritto alcune tra le principali innovazioni varietali, soprattutto nell’ambito dei mandarino-simili, che sono già disponibili in Europa o che sono in fase di registrazione. “La sessione ha evidenziato un particolare interesse da parte di editori e breeder nazionali ed esteri nella promozione di nuovi mandarini a maturazione precoce (ottobre) o medio-tardiva (da gennaio a marzo-aprile) che potrebbero sostituire varietà obsolete ed ampliare il calendario di commercializzazione”, precisa La Malfa. Aggiunge Caruso: “Da circa 20 anni la filiera agrumicola nazionale sta attraversando una fase di rinnovamento e diversificazione varietale, e l’offerta delle nuove cultivar descritte durante il Vip Symposium può certamente rappresentare un volano per il settore”.

Tutte le relazioni del simposio Vip sono state raccolte in un volume a disposizione di studiosi, ricercatori ed esperti. “Questo libro", conclude il chairman del simposio Stefano Lugli, "raccoglie alcune importanti testimonianze internazionali di progetti di breeding e sviluppo commerciale di nuove varietà nel comparto frutticolo”. I pdf degli atti del Vip Variety International Project di Macfrut 2025 sono disponibili gratuitamente su richiesta da inviare a [email protected], mentre nella pagina web del Plant Nursery Area di Macfrut 2025 gli interessati potranno a breve rivedere e scaricare le singole presentazioni dei seminari Vip.

2/Fine

lml - 51163

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili