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Brazzale: troppa disinformazione in ambito nutrizionale

Pubblicati gli atti del congresso promosso dall'azienda e dal Brazzale Science Center

La disinformazione sui temi del lattiero-caseario, il fabbisogno di latticini nel mondo, le ricadute in ambito zootecnico. Sono alcuni degli argomenti affrontati lo scorso anno durante il congresso “La Nuova Era di Latte e Derivati”, a cura di Brazzale S.p.A. e Brazzale Science Center (Thiene, 20-21 giugno 2024). Dalla due giorni di dibattito, sono scaturiti gli Atti del Congresso, curati dai moderatori Fernando TateoMonica Bononi (Cacucci Editore, Bari, 2025).

Nel primo intervento del congresso, a cura di Roberto Brazzale, sul tema “La verità rende onnivori?” sono state ripercorse le tappe della storia di Brazzale S.p.A. nel territorio e le ragioni di affermazione della rilevanza scientifica del convegno. Successivamente sono stati esposti esempi di risultati causati dalla disinformazione in nutrizione nel corso degli anni e disquisito sull’influenza sulle scelte del consumatore; si sono descritti i criteri adottati per l’attività di informazione rivolta al consumatore attuati da Brazzale in ambito nutrizionale, e considerazioni in ambito di sostenibilità della produzione.

Sempre sul tema della disinformazione, Piercristiano Brazzale ha aperto il dialogo su alcune considerazioni riguardanti l’influenza della disinformazione in ambito nutrizionale, sulle convinzioni e sulle scelte del consumatore, e su approfondimenti sul tema del ruolo di Fil-Idf nel settore lattiero-caseario e nella gestione della richiesta di cibo conseguente alla crescita demografica. In ambito di sviluppo tecnico-scientifico e della divulgazione scientifica in merito al tema della nutrizione. Piercristiano Brazzale ha fatto anche riferimento ai diversi parametri necessari per una dieta bilanciata e sostenibile.

Sulla funzione della Fao in sostegno ad una nuova era del dairy, Thanawat Tiensin, direttore Divisione Produzione e Salute Animale (Nsa) della Fao, ha esposto il tema dell’aumento della richiesta di cibo conseguente alla crescita demografica, con particolare attenzione ai prodotti alimentari di origine animale e al latte, ed al loro ruolo in una dieta bilanciata. Sono state esposte successivamente considerazioni sugli effetti delle regolamentazioni sul settore zootecnico ed è stato approfondito il tema della sostenibilità sia in termini di impatto del settore sull’ambiente, sia nei riguardi delle possibili strategie da attuare per l’abbattimento delle emissioni, come suggerito dalla Fao.

Sul tema delle attualità e delle prospettive dell’allevamento bovino da latte in Val Padana, Tommaso Maggiore, ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee presso l’Università degli Studi di Milano, ha svolto approfondite considerazioni storiche in merito al contributo di varie Scuole e Stazioni sperimentali allo sviluppo tecnico-scientifico del settore zootecnico. È stato approfondito anche il tema dell’allevamento bovino da latte in Val Padana analizzando i vari sistemi che lo compongono localizzandolo sia spazialmente (nord e sud del Po) che cronologicamente (negli anni ’60 e nel presente). Infine, sono stati trattati i temi legati alla produttività delle bovine da latte in Val Padana e gli effetti in ambito di sostenibilità dell’intensificazione della produttività, con alcune considerazioni sul futuro sulla base delle tendenze attuali. 

Fernando Tateo e Monica Bononi hanno trattato il tema della caratterizzazione della produzione di formaggi secondo criteri da standardizzare ed unificare. Il tema è stato introdotto da una premessa riguardante il ruolo dell’analisi degli aromi nel guidare il processo di maturazione di formaggi a pasta dura. La trattazione sperimentale è stata preceduta da una rassegna riguardante le varie metodiche adottate in letteratura per lo studio della maturazione, a cui è seguito un approfondimento sulle metodiche adottate dal Bsc per il controllo delle molecole volatili utili ad analizzare l’andamento della maturazione nel formaggio “Gran Moravia”.

Infine, sono state condivise considerazioni generali sul tema della maturazione e dell’invecchiamento dei formaggi a pasta dura, sull’impatto di tali processi sul contenuto di composti volatili identificabili, e quali possano essere i criteri da adottare nella standardizzazione dell’analisi della maturazione.

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