Osservatorio Nestlé: quasi 1 bambino su 2 rifiuta verdure e legumi
Tra i più piccoli, difficoltà anche con pesce (31,4%), cereali (20,3%), carne (19,3%) e frutta (16,9%)

Il 17 giugno si è celebrato l’Eat Your Vegetables Day, una ricorrenza nata negli Stati Uniti che si pone l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di mangiare, in una dieta sana ed equilibrata, le verdure. Un problema sempre più urgente e sentito anche in Italia dove, secondo i recenti dati dell’Osservatorio Nestlé, sono addirittura uno su 2 (46,4%) i bambini che non gradiscono mangiare verdure e legumi.
Gli esperti lanciano dunque l’allarme su un tema troppo spesso sottovalutato, ma fondamentale per la salute della popolazione, sulle quali abitudini e comportamenti alimentari scorretti, a lungo andare, potrebbero avere un impatto significativo. Un recente studio clinico, condotto su 153 soggetti che presentavano congiuntamente ipertensione e malattie renali croniche, pubblicato dall’American Journal of Medicine, ha infatti rilevato come, tra i regimi anti-infiammatori e specifici per il benessere dei reni, solo quelli che includevano una maggior quantità di verdura e frutta (da 2 a 4 porzioni al giorno) contribuivano a migliorare anche la salute cardiovascolare.
I vegetali, insomma, sono un vero e proprio elisir di giovinezza e la disaffezione dei più piccoli verso questi alimenti è una minaccia ad ampio spettro. Ne è convinta Laura De Gara, presidente della Laurea Magistrale in Nutrizione Umana e prorettore vicario del Campus Bio-Medico di Roma. “Le verdure non sono semplici contorni ma veri e propri alleati per la nostra salute, alimenti ricchi di vitamine e altri micronutrienti anche in grado di proteggerci da malattie croniche e allungare la nostra vita. Vanno consumate ogni giorno, in varietà e quantità adeguate, per dare gusto e colore alla tavola e, al tempo stesso, prevenire rischi per il futuro. Fare in modo che i nostri figli, e in generale i nostri cari, siano in grado di apprezzare questi cibi è un dovere educativo e una responsabilità verso la propria famiglia ma anche nei confronti delle nostre comunità. Tollerare abitudini alimentari scorrette o diete poco varie e povere di vegetali espone a maggiori rischi di dover ricorrere a farmacoterapia in futuro, incidendo sui costi dei sistemi sanitari. E questo", conclude De Gara, "vale anche per i giovanissimi, tra i quali maggiore, purtroppo, è la propensione a ignorare o a rifiutare i vegetali come componenti essenziali del loro regime alimentare”.
Il fenomeno dell’allontanamento da verdure e legumi, infatti e come illustra l’Osservatorio Nestlé, riguarda tutte le fasce di età, ma è particolarmente rilevante tra i più piccoli. I quali, peraltro, mostrano di avere difficoltà anche con altri alimenti quali pesce (31,4%), cereali (20,3%), carne (19,3%) e frutta (16,9%). Si tratta, purtroppo, di altri ingredienti che contribuiscono a variare e a rendere più salutare l’alimentazione quotidiana.
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EFA News - European Food Agency