Gaza: Coop avvia raccolta fondi per emergenza umanitaria
Donazioni di soci e consumatori si affiancheranno a un primo stanziamento di 500mila euro

Una emergenza sempre più drammatica e un intervento non più procrastinabile. È a partire da simili premesse che si è attivata Coop per accogliere una richiesta di aiuto avanzata da Medici senza Frontiere (Msf). L’obiettivo prioritario è sostenere e potenziare l’attività svolta dall’organizzazione in 11 strutture mediche a Gaza, tra ospedali, ospedali da campo e centri di salute primaria, per supportare la popolazione di Gaza.
Msf è una delle poche organizzazioni umanitarie che ancora oggi continua a svolgere la sua attività nella Striscia dove i circa 1000 operatori e operatrici umanitari curano tutti coloro che ne hanno bisogno. I numeri parlano chiaro; dall’inizio del conflitto Msf ha visitato oltre 1 milione di pazienti, operato 23.000 persone e assistito 13.000 parti. E tutto questo in una striscia di terra completamente devastata, dove la chiusura delle frontiere non permette l’ingresso degli aiuti umanitari, aumentando fame e disperazione tra la popolazione e dove gli attacchi colpiscono anche gli stessi medici e gli operatori rendendo sempre più difficile fornire cure.
La campagna di raccolta fondi prende avvio a partire da uno stanziamento di 500.000 euro che tutte le cooperative di consumatori hanno già messo a disposizione e poi con l’apertura di un conto corrente dedicato su Banca Etica (IT77 B050 1802 8000 0002 0000 890) sul quale dal 29 luglio 2025 potranno confluire le donazioni dei soci e dei consumatori che vorranno dare risposta a questa richiesta di aiuto. Chiusura prevista il prossimo 30 settembre.
“Un atto concreto per un impegno più ampio per la pace e per la solidarietà che sono da sempre nel dna di Coop", spiega Ernesto Dalle Rive, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori). "All’unanimità tutte le cooperative di consumatori hanno deciso un primo stanziamento che avvii gli aiuti, e poi vogliamo permettere ai soci e ai clienti di contribuire a loro volta. Consideriamo questo atto come l’avvio di una campagna umanitaria che auspichiamo possa arrivare a coinvolgere, oltre al mondo Coop, anche altri operatori istituzionali e economici. Non risolveremo i problemi di una popolazione che ora si trova sotto le bombe, ma daremo così un contributo rapido e concreto alle persone in questo momento maggiormente colpite. Al tempo stesso rinnoviamo l’appello al Governo italiano affinché si adoperi con il massimo impegno a riaprire i corridoi umanitari e auspichiamo la fine delle ostilità e la liberazione degli ostaggi israeliani dopo il brutale attacco del 7 ottobre. Una pace giusta è il punto di arrivo da conquistare”.
“A nome di tutta Msf ringraziamo Coop per aver scelto di sostenere i nostri progetti a Gaza. Questa donazione si concretizzerà in medicinali, garze, attrezzature mediche e nel potenziamento di tutte le strutture mediche in cui operiamo. Mentre assistiamo allo smantellamento sistematico del sistema sanitario nella Striscia, con continui attacchi alle strutture mediche ormai in gran parte distrutte o non più funzionanti, queste risorse sono più essenziali che mai per continuare a garantire cure salvavita a chi ne ha un disperato bisogno”, dichiara Stefano di Carlo, direttore generale di Msf,
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