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Dazi/5. Legacoop preoccupata per "l’elevato impatto" sull'export

Gamberini: timori per gli effetti sull’intero settore agroalimentare, in particolare vino, formaggi ed olio

“Un accordo che ci preoccupa molto per l’elevato impatto che avrà sulle nostre principali esportazioni e, di conseguenza, sulla produzione". Simone Gamberini, presidente Legacoop, commenta così, con una voce decisamente "fuori dal coro" dei peana, l’accordo sui dazi raggiunto ieri dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen con il presidente degli Usa Donald Trump.

"Scongiurare una ‘guerra commerciale’ -dice Gamberini- non può significare un’accettazione totale delle condizioni che gli Usa intendono imporre. È indispensabile prevedere sostegni e compensazioni per le imprese colpite, insieme con una rapida riattivazione del tavolo sull’export per mettere concretamente a disposizione i 25 miliardi assicurati dal Governo”.  

“Una valutazione più compiuta -avverte Gamberini- sarà possibile quando sarà reso noto l’elenco dettagliato dell’accordo, ma al momento vediamo all’orizzonte molte ombre e poche luci, considerando anche gli impegni assunti dalla UE nell’acquisto di gas, armamenti ed investimenti da effettuare negli USA”.

“In attesa di conoscere la lista delle esenzioni per i beni che avranno una riduzione percentuale del dazio -prosegue Gamberini- siamo preoccupati per l’impatto del 15% di tariffe che si aggiunge alla svalutazione del dollaro rispetto all’euro, determinando un aumento dei costi per gli importatori e consumatori americani stimato in circa il 20%. Ciò produrrà, quasi sicuramente, una riduzione dei volumi delle esportazioni e, di conseguenza, una contrazione delle produzioni, con un generale impatto negativo su una crescita già debole”.

Forte preoccupazione, da parte di Legacoop, per gli effetti sull’intero settore agroalimentare, in particolare vino, formaggi ed olio ed anche sul settore meccanico e dei macchinari e, più in generale, sulle produzioni tipiche del Made in Italy. 

“Auspichiamo -sottolinea il presidente di Legacoop- che il Governo italiano lavori in sede europea per introdurre i beni italiani dell’agroalimentare nella lista delle esenzioni dai nuovi dazi”.

“Siamo inoltre convinti -conclude Gamberini- che il tema dazi debba essere affrontato sia dal versante italiano, con una nuova ed adeguata politica industriale che possa aiutare la reazione a questo impatto, sia con una diversa strategia europea di apertura di nuovi mercati quali Asia e America Latina rafforzando il mercato unico europeo. Nel frattempo, occorre attrezzarsi nella UE anche per fronteggiare le conseguenze che altre economie riverseranno sul mercato europeo, ad iniziare dalle produzioni industriali cinesi che sono alla ricerca di mercati alternativi a quello statunitense”.

Fc - 52555

EFA News - European Food Agency
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