Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

UE-Mercosur/2. Uiv: "Vino italiano ha bisogno di questi accordi"

Associazione vede all'orizzonte un'ulteriore crescita dell'export in America Latina

In controtendenza con le organizzazioni agricole, Unione Italiana Vini si schiera apertamente a favore dell'accordo di scambio col Mercosur.

“L’apertura al Mercosur è un segnale importante in favore del libero mercato proprio in un periodo in cui sembrava se ne fossero perse le tracce. Questi sono gli accordi commerciali che ci piacciono”. Lo ha detto oggi il presidente Lamberto Frescobaldi, in seguito all'adozione da parte del Collegio dei commissari Ue dell'accordo di partenariato Ue-Mercosur, che mira al libero scambio tra i Paesi membri e Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay (leggi notizia EFA News). L’adozione della Commissione riguarda anche il Messico (già in regime tariffario dello 0%) con un wine agreement volto a semplificare regole non tariffarie e dare maggior protezione alle indicazioni geografiche.

Quanto licenziato oggi rappresenta un passo significativo per i 27 Stati dell’Unione, la cui ratifica dovrà passare dall’approvazione del Consiglio Ue e del Parlamento europeo che Uiv auspica possa avvenire in tempi brevi. “Per il mondo del vino", ha aggiunto Frescobaldi, "il partenariato con una popolazione latina da 270 milioni di abitanti rappresenta certamente un’opportunità di business. Oggi, con i dazi statunitensi, la parola d’ordine è diversificare uno spettro commerciale ancora troppo concentrato su pochi mercati di sbocco, Usa in primis”.

Secondo l’Osservatorio Uiv, il Brasile – primo buyer tra i quattro Paesi Sudamericani – ha chiuso il primo semestre con una crescita tendenziale in valore degli ordini di vino italiano del 5,5%, a 18,5 milioni di euro con i fermi/frizzanti a +8,5%. Le importazioni di vino europeo da parte del Brasile hanno raggiunto nel 2024 i 190 milioni di euro, in incremento del 41% negli ultimi 5 anni. In un mercato che anche per effetto dei dazi è dominato dal produttore cileno (186 milioni di euro) e dai vini argentini (90 milioni), il primo fornitore è il Portogallo (75 milioni di euro), seguito dalla Francia (50 milioni) e dall’Italia con 40 milioni di euro. Numeri questi destinati a crescere considerevolmente in virtù del possibile progressivo azzeramento di un dazio che oggi pesa per il 27%.

Anche alla luce di questi numeri significativi, l'Uiv assume una posizione favorevole sul Mercosur, che la discosta da associazioni come Farm Europe (leggi notizia EFA News) o Copa-Cogeca (leggi notizia EFA News), che, al contrario, percepiscono le minacce della concorrenza agricola sudamericana, dell'indebolimento del principio di reciprocità e della compromissione degli obiettivi climatici e ambientali dell'UE. 

lml - 53285

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili