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Mercosur/4. Unaitalia: "Preoccupati per impatto su avicoltura"

Il presidente Forlini pone l'accento sulla disparità degli standard produttivi

In seguito al via libera della Commissione europea all’accordo tra UE e i Paesi del Mercosur, Unaitalia – l’Associazione che rappresenta la filiera avicola italiana - esprime seria preoccupazione per le gravi ripercussioni che questo potrebbe avere sul settore avicolo nazionale ed europeo.

“Pur consapevoli che rappresenti uno dei trattati commerciali più significativi mai siglati, riteniamo che l’accordo UE-Mercosur sia un pericolo concreto e inaccettabile per la filiera avicola europea, che sembra ancora una volta essere sacrificata a beneficio di altri settori all’interno degli accordi commerciali", dichiara Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, “tenendo conto, peraltro, degli impatti combinati di questo accordo con quelli negoziati dalla UE con grandi Paesi produttori come Ucraina e Tailandia, che hanno parimenti quantitativi importanti di esportazioni in Europa”.

La preoccupazione principale riguarda proprio la disparità degli standard produttivi. “I nostri allevatori e le nostre imprese devono conformarsi a norme rigorosissime in materia di benessere animale, sicurezza alimentare e tutela ambientale, che spesso comportano anche dei costi significativi, e non possiamo competere ad armi pari se ai nostri competitor non vengono richiesti gli stessi requisiti. Questa disparità crea una concorrenza sleale che vanifica tutti gli investimenti e gli sforzi che la nostra filiera ha compiuto negli anni, ed è indispensabile che venga risolta”, prosegue Forlini, “perché rischiamo di compromettere la sopravvivenza di interi comparti strategici dell’agroalimentare europeo e Made in Italy, come la nostra filiera avicola”.

“L’attivazione della clausola di salvaguardia, come prospettata dalla Commissione, non è sufficiente di per sé se non sarà automatica, tempestiva e realmente efficace per tutelare le produzioni avicole europee e la reciprocità degli standard deve essere garantita da più controlli da parte delle autorità europee, altrimenti rischia di essere una dichiarazione di principio”, conclude Forlini. “Per questa ragione chiediamo al nostro Governo, che ringraziamo per lo sforzo sin qui fatto, un impegno concreto in questa direzione”.

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EFA News - European Food Agency
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