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La flotta peschereccia Ue aumenta l'utile operativo 2025

Previsione di 567 milioni di euro di utile quest'anno, superiore ai risultati 2023 e 2024:

La Commissione europea ha pubblicato la relazione economica annuale 2025 sulla flotta peschereccia dell'Unione europea. Le previsioni sono per un utile operativo di 567 milioni di euro per la flotta dell'UE nel 2025. Questo dato, sottolinea il comunicato ufficiale, "mostra un andamento positivo, superando i risultati del 2023 e del 2024". 

La relazione ha come anno di riferimento il 2023, con stime delle prestazioni attuali fornite per il 2024 e il 2025. Nel 2023 erano attivi 53.300 pescherecci che impiegavano oltre 155.200 persone. Nel 2023 la flotta peschereccia dell'UE ha sbarcato circa 3,39 milioni di tonnellate di pesce, per un valore di circa 6,13 miliardi di euro.

I risultati prevedono una diminuzione del 9% del peso sbarcato nel 2025 rispetto al2023 (diminuzione del 6% rispetto al 2024). Questo effetto è compensato da prezzi del pesce più elevati, che portano a una diminuzione del solo 4% del valore sbarcato rispetto al 2023 (diminuzione dell'1% rispetto al 2024).

Dal punto di vista dei costi, si prevede una diminuzione dell'11% (4% rispetto al 2024), determinata in gran parte dalla riduzione dei costi del carburante e dei costi relativi alle imbarcazioni dovuta alla diminuzione delle dimensioni della flotta.

Nel complesso, si prevede che il cambiamento nella performance economica migliorerà moderatamente nel 2025 nella maggior parte degli indicatori, tra cui il valore aggiunto lordo (5% rispetto al 2023,4% rispetto al 2024), l'utile lordo (26% rispetto al 2023, 13% rispetto al 2024) e l'utile netto (704% rispetto al 2023, 76% rispetto al 2024).

Il numero di imbarcazioni e l'occupazione continuano a registrare un calo costante e a lungo termine. In termini di redditività, il margine di profitto lordo raggiunge un livello del 21% e il margine di profitto netto del 7%.

I fattori chiave di questi risultati sono la dismissione delle navi (diminuzione dei costi fissi), il persistere dei prezzi bassi del carburante (diminuzione di tutti i costi) e l'aumento dei prezzi del pesce(aumento dei ricavi), in particolare per le specie pelagiche. La variazione dellepossibilità di pesca varia in modo significativo a seconda degli Stati membri e dei segmenti della flotta. 

"Sono lieto di constatare un andamento positivo delle prestazioni della flotta dell'UE, che è legato al fatto che ci stiamo muovendo nella giusta direzione con una pesca sostenibile - sottolinea Costas Kadis, commissario europeo per la pesca e gli oceani, ha dichiarato - Il raggiungimento di questo obiettivo apporta vantaggi reali alla flotta dell'UE e sostiene le nostre comunità costiere. Quando ci atteniamo a quote basate su dati scientifici e lasciamo che gli stock ittici si riprendano, assistiamo a miglioramenti nella salute economica della nostra flotta e a una migliore remunerazione per coloro che lavorano nel settore. Sebbene questi sviluppi siano promettenti, è importante ricordare che permangono delle sfide e che dobbiamo continuare a lavorare insieme per affrontarle e mantenere il nostro settore fiorente"

Secondo la relazione, diversi fattori contribuiscono a questa tendenza economica positiva:

  • progressi nel raggiungimento di stock ittici sostenibili: una migliore gestione degli stock ittici tende a portare a popolazioni ittiche più numerose, con conseguente aumento delle catture e dei profitti;
  • adeguamento della capacità di pesca: quando il numero di pescherecci in attività è inferiore, ogni peschereccio cattura più pesce e ottiene profitti più elevati, soprattutto nelle flotte che hanno allineato meglio la loro capacità alle possibilità di pesca;
  • diminuzione dei prezzi e del consumo di carburante: i costi operativi più bassi contribuiscono direttamente a maggiori profitti. Nel periodo 2013-2023, il consumo di carburante per kg di pesce catturato è diminuito dell'11%. "La Commissione - sottolinea il report -sosterrà gli sforzi volti a decarbonizzare e modernizzare ulteriormente la flotta per ridurre il consumo di carburante, con il sostegno del partenariato per la transizione energetica nel settore della pesca e dell'acquacoltura.

Sebbene questi fattori siano alla base dei risultati positivi della flotta dell'UE, è importante sottolineare il ruolo chiave svolto dalle politiche di conservazione nella pesca e dall'efficienza energetica nel settore della pesca. Come indicato nella relazione, i dati dimostrano che la conservazione è vantaggiosa dal punto di vista economico: quando la pesca rispetta le quote scientifiche e consente il ripristino degli stock ittici, la salute economica della flotta migliora in modo significativo e anche la remunerazione nel settore della pesca aumenta.

Sfide ancora da affrontare

Nonostante l'andamento positivo dei risultati economici della flotta, la relazione evidenzia le sfide persistenti che la flotta peschereccia dell'UE deve affrontare, tra cui:

  • problemi strutturali: è necessario un ulteriore adeguamento della capacità delle flotte che dipendono da stock sovrasfruttati, poiché tali flotte registrano scarsi risultati economici e perdite di posti di lavoro;
  • invecchiamento delle navi: molte navi della flotta dell'UE sono vecchie e inefficienti;
  • rinnovamento generazionale: il settore fatica ad attrarre i giovani verso le professioni legate alla pesca a causa della scarsa redditività e dei bassi salari in molte flotte;
  • disparità regionali: le prestazioni economiche e gli stipendi dell'equipaggio tendono a rispecchiare lo stato degli stock e la sovraccapacità nei diversi bacini marittimi e zone di pesca, causando disparità regionali.

La relazione alimenterà la riflessione sulla visione 2040 per la pesca e l'acquacoltura che la Commissione europea proporrà nel 2026, come annunciato nel Patto europeo per gli oceani.

Toma - 55729

EFA News - European Food Agency
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