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Agrifish: scongiurati i tagli per il 2026

Accordo su giornate di pesca evita drastico ridimensionamento attività

La soddisfazione di associazioni come Legacoop Agroalimentare e Aic.

Si chiude con un risultato importante per la pesca italiana e mediterranea il lungo e complesso negoziato del Consiglio Agrifish a Bruxelles (leggi notizia EFA News). Dopo oltre 40 ore di trattative seguite direttamente dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, "è stato evitato un drastico ridimensionamento dell’attività di pesca nel Mediterraneo occidentale nel 2026", sottolinea Elena Ghezzi, responsabile nazionale pesca e acquacoltura di Legacoop Agroalimentare, presente a Bruxelles con la delegazione italiana.

"La proposta iniziale della Commissione europea, che prevedeva una riduzione fino al 64% delle giornate di pesca, è stata profondamente rivista. Il taglio è stato ridotto al 39% ed è stato accompagnato da un pacchetto di misure di compensazione che consente, di fatto, di neutralizzare la riduzione dello sforzo di pesca e di garantire agli operatori la possibilità di lavorare con maggiore serenità nel corso del 2026", continua Ghezzi.

Particolarmente rilevante è stato, poi, "il riconoscimento dell’arresto definitivo come misura strutturale di riduzione dello sforzo di pesca: un passaggio politico significativo, che valorizza gli sforzi già compiuti dal settore e dalle imprese cooperative negli ultimi anni", spiega Ghezzi. Decisivo anche il ruolo della presidenza danese del Consiglio, che ha sostenuto la posizione di Italia, Francia e Spagna, e ha permesso di accogliere la gran parte delle richieste avanzate dai Paesi mediterranei.

Per Legacoop Agroalimentare si tratta di un segnale politico rilevante. "Voglio esprimere grande soddisfazione per il lavoro svolto nel merito e nel metodo e che il Ministro e il Ministero hanno saputo mettere in campo. La trattativa Agrifish dimostra che, quando la politica si riappropria del proprio ruolo, è possibile coniugare sostenibilità ambientale, tutela del lavoro e salvaguardia della tenuta socioeconomica delle comunità costiere", ha commentato il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti.

A questo proposito Legacoop Agroalimentare apprezza non soltanto il lavoro svolto dal ministro Lollobrigida, dai dirigenti del Masaf ma anche da tutte le organizzazioni del settore che hanno contribuito a questo risultato e ribadisce l’impegno a continuare il confronto europeo per politiche della pesca realmente sostenibili, eque e fondate su basi scientifiche solide. E per dirla con il ministro Lollobrigida, ha prevalso il buon senso sull’ideologia: quando gli italiani lavorano in squadra non li batte nessuno.

Sulla stessa lunghezza d'onda, l'Associazione Italiana Coltivatori e Aic Pesca. “Il consenso raggiunto in sede Agrifish frutto della valutazione delle preoccupazioni emerse in modo trasversale, anche da parte di numerosi parlamentari europei,  ha evidenziato una consapevolezza diffusa sulle conseguenze negative che una simile proposta avrebbe prodotto su migliaia di lavoratori e piccole imprese del settore”, commenta Giuseppino Santoianni, presidente Aic.

“Il 2026", si legge in una nota di Aic e Aic Pesca, 2deve essere l’anno in cui iniziare a parlare delle possibilità per la pesca. Oggi quasi un giovane su due, pur provenendo da famiglie di pescatori, sceglie di non continuare questo mestiere. Servono iniziative concrete per incentivare il lavoro giovanile in mare, una reale semplificazione delle procedure per l’inserimento dei lavoratori stranieri, la revisione delle tabelle minime di armamento e del collocamento di mare, oltre allo snellimento dei percorsi per l’acquisizione dei titoli professionali”.

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EFA News - European Food Agency
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