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Ccnl alimentare: rinnovato contratto. Plaudono Assica e Unaitalia

C'è accordo coi sindacati. Aumento salariale complessivo di € 280 per 400mila lavoratori

Nella nottata di oggi, 1° marzo, è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’industria alimentare per il quadriennio 2023-2027. Dopo una trattativa durata 4 giorni, l'intesa è stata siglata da Fai, Flai e Uila e da 14 associazioni datoriali (Unionfood, Ancit, Anicav, Assalzoo, Assica, Assitol, Assobibe, Assobirra, Assocarni, Assolatte, Federvini, Italmopa, Mineracqua, Unaitalia) ed ha portato ad un contratto unico per i 400 mila lavoratori del comparto. 

Il rinnovo ha riconosciuto un aumento salariale complessivo di 280 euro, ed è intervenuto su alcuni istituti contrattuali oggetto della piattaforma sindacale, assicurando significative tutele e ristoro ai lavoratori del comparto in un contesto congiunturale particolarmente complesso per le aziende del settore, a causa dei perduranti effetti dell’inflazione sull’aumento generalizzato dei costi di produzione.

“Siamo soddisfatti della conclusione di un lungo lavoro negoziale, al quale la delegazione composta da Assica ed Unaitalia ha preso parte in modo responsabile e costruttivo sin dall’inizio, all’interno di un contesto datoriale particolarmente articolato e composito”, commenta Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia.

“Il contratto è stata un’occasione per riconoscere le specificità dei nostri settori, dando atto della peculiarità dei comparti rappresentati, caratterizzati da grande intensità di lavoro e bassa marginalità. Ciò non ha impedito che Assica e Unaitalia agissero con senso di responsabilità, nell’intento di riconoscere ai lavoratori un supporto decisivo per il mantenimento del potere d’acquisto", ha dichiarato da parte sua Davide Calderone, direttore di Assica.

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EFA News - European Food Agency
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