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Cimice asiatica: anche nel Lazio il rimedio è la "vespa samurai"

Regione rilascia centinaia di esemplari nelle aree più colpite dal parassita in quattro province

La direzione Agricoltura della Regione Lazio, su indicazione dell’assessore all’Agricoltura e al Bilancio Giancarlo Righini, verificate le idoneità dei siti e del periodo, ha avviato, con la supervisione dell’agenzia regionale Arsial e la collaborazione di Enea, i primi rilasci del Trissolcus japonicus per la lotta biologica alla cimice asiatica nel Lazio.

Il primo rilascio della “vespa samurai” è avvenuto ieri mattina nella zona dei Cimini (Vetralla, Corchiano, Ronciglione, Fabrica di Roma, Carbognano, Gallese, Capranica, Vitorchiano, Vasanello, Caprarola, Sutri), mentre domani sarà volta dei siti individuati nelle zone di Velletri, Montelibretti, Palombara Sabina e Cisterna di Latina. Il secondo lancio verrà effettuato dopo venti giorni dal primo e in ogni sito prescelto verranno rilasciati 100 individui femmine e 10 maschi.

"Come promesso diamo il via alle attività di lotta biologica alla cimice asiatica, come previsto dalla deliberazione di giunta di fine febbraio", ha spiegato l’assessore Righini. "L’obiettivo è quello di favorire il ristabilirsi di un equilibrio ecologico e di ridurre i danni provocati alle coltivazioni come richiesto dai produttori e dagli enti locali. Va sottolineato che l’intervento potrà avere anche un considerevole effetto sulla riduzione dell’impiego di fitofarmaci in agricoltura".

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